lunedì 28 febbraio 2011

IL LAVORO....a KM ZERO!!

Sento sempre più parlare e pubblicizzare i vari prodotti a Km zero, ormai si spazia dalla frutta e verdura, alla pasta, dalla carne ai regali di Natale. Non che io voglia andare contro tendenza, mi è chiarissimo che tutto questo è indispensabile per cercare di ridurre in qualche modo l’emissione di CO2 limitando il petrolio consumato per il trasporto delle varie merci. In più abbiamo anche una rintracciabilità maggiore sulla provenienza dei beni che consumiamo e una maggior consapevolezza sull’importanza del nostro territorio, piccolo o grande che sia. E’ un po’ come tornare al passato quando in tanti avevano il proprio orto, il lattaio di fiducia o magari solo il conoscente con il piccolo allevamento da cui andare a prendere i salumi. Pensate però ad una cosa soltanto, stiamo cercando di far si che le merci facciano sempre meno strada dal produttore al consumatore mentre noi con le nostre macchine ne facciamo sempre di più, ormai la usiamo anche per gli spostamenti più piccoli, ma soprattutto la usiamo ogni giorno per andare e tornare dal nostro posto di lavoro (o almeno questo è quello che fa la maggior parte di noi) che mediamente si trova sempre più lontano dalla propria abitazione, infatti a causa dell’ aumento spasmodico del costo delle case sempre più persone si allontanano dai grandi centri in cerca di un alloggio, per così dire, a misura di stipendio.
Il traffico di conseguenza è in continuo aumento e uno dei tipici problemi italiani, cioè l’inadeguatezza dei mezzi pubblici, non fa che aggravare il problema rendendo le vie cittadine file di mezzi accesi senza soluzione di continuità, che come potete immaginare rendono l’aria irrespirabile. Pensate veramente che soluzioni come il blocco del traffico, parziale o totale che sia, o i nuovi sistemi start-stop inseriti nei modelli più recenti di autovetture possano diminuire la soglia d’inquinamento atmosferico? Alla fine ogni anno, sempre più, siamo costretti a sperare nella pioggia, soprattutto nel periodo invernale, che possa pulirci un po’ l’aria e faccia cadere le particelle a terra, anche se poi probabilmente le assumeremo mangiando i prodotti coltivati in quella terra dove si sono depositate.
La vera soluzione a questo problema è il LAVORO A KM ZERO, o telelavoro che dir si voglia. Le tecnologie che oggi disponiamo, e parlo di tecnologie informatiche e di Internet, ci permetterebbero tranquillamente di lavorare da casa, ovviamente questo discorso non può essere fatta per tutti i lavori ma non pensate che la percentuale di quelli che potrebbero lavorare a casa senza alcuna ripercussione sul rendimento siano così pochi, si stimi che siano circa il 50%, e sono tutti quelli che per lavorare usano esclusivamente computer e telefono.
Il Lavoro a Km0 sarebbe la vera risposta per la riduzione di polveri sottili e CO2, una soluzione rapida e seria. Per fare qualche esempio posso dire che uno studio del Dipartimento USA dei Trasporti, nel valutare l’impatto ambientale della “Legge sull’aria pulita” adottata dalla contea di Los Angeles nel 1990, pronosticava una riduzione dell’inquinamento, grazie al moderato incremento del telelavoro permesso dalla legge, pari a circa il 3% annuo. Non a caso nel 2002 Los Angeles diventa la città meno inquinata degli Stati Uniti.
Anche in Italia l’argomento è stato trattato, non è che noi non pensiamo a queste cose, ci mancherebbe, ed infatti una ricerca su circa 200 telelavoratori del servizio Info12 di Telecom Italia ha fornito risultati ancor più confortanti: in un anno di lavoro da casa la riduzione del pendolarismo ha portato ad una minore emissione di oltre 17.000 kg di ossido di carbonio e 205 kg di biossido di azoto. Questo ci porta a dire che se un milione di persone potesse lavorare da casa per un solo giorno la settimana le emissioni monossidi nell’aria si ridurrebbero di circa 100 milioni di Kg/anno.
Lavorare da casa permette di avere altri benefici, oltre alla diminuzione dell’inquinamento, sia per i lavoratori sia per le aziende, some per esempio:
  • Abbattimento dei costi sulle infrastrutture (edifici, arredamenti e spese di manutenzione);
  • Maggior tempo a disposizione (si recuperano almeno le ore di viaggio casa-lavoro-casa)
  • Minor stress dovuto al traffico
A questo punto è quindi lecito e necessario chiedere alle aziende di fare il passo verso l’innovazione, questa volta non tecnologica ma sociale. Devono prendere in considerazione il telelavoro come nuova organizzazione. Poiché sono richieste flessibilità e intraprendenza ai dipendenti perché non concedere loro di sviluppare il proprio lavoro nell’ambiente migliore (sfido chiunque a giudicare le fabbriche o le aziende per cui lavorano migliori come ambiente rispetto alla propria abitazione) giacché mediamente chi telelavora è sempre più produttivo di chi va in ufficio.
E’ arrivato il momento di prendere le decisioni, ormai non si può più rimandare la scelta, pensate che è appena uscita la classifica delle città europee più inquinate secondo il Centro Europeo Ambiente e Salute, e l’Italia ne ha ben 17 tra le prime 30, senza contare che ci sarebbero circa 7 mila morti l’anno, solo in val padana, riconducibili all’inquinamento ambientale secondo l’Oms. E’ troppo importante che l’aria torni respirabile, per noi ma soprattutto per i nostri figli, e quindi se agli imprenditori non bastano questi dati, che siano i Governanti, Sindaci, Parlamentari o Ministri ad incentivarli in questa innovazione. Vedrete che i tanto odiati ed inutili blocchi del traffico non serviranno più e i risultati saranno da subito tangibili.
Perciò continuiamo, per quanto possibile, ad acquistare prodotti a km zero, ma proponiamo, spingiamo, insistiamo allo spasimo per ottenere il LAVORO a KM 0.

mercoledì 23 febbraio 2011

Popolo e Leader

Fino a che punto può arrivare la miopia di un presunto “Leader”?
Uso la parola presunto proprio perché non capisco come si possa definire tale chi non fa nulla per evitare la strage del proprio popolo. Un vero Leader non dovrebbe avere a cuore prima di tutto loro?
Ormai la storia si ripete e come prima in Egitto ora in Libia chi avrebbe il potere di far cessare gli scontri subito, senza alcuna ripercussione, non muove un dito per farlo, e questo a che scopo? Lo so probabilmente ci sono sotto interessi e accordi che io non conosco e che probabilmente non riuscirei neanche a capire ma umanamente posso solo dire che è un autentica Vergogna.
Il popolo è sovrano e quando decide di voler cambiare deve poterlo fare, deve poter “licenziare” chi fino al giorno prima lo rappresentava, e questo non dovrebbe aver nessun motivo o possibilità di evitarlo. Sia chiaro non sto dicendo che  se ogni mattina un gruppetto decide di cambiare il governo questo debba avvenire ma quando questo gruppetto si trasforma in maggioranza è lecito che succeda.
Sento sempre più spesso dire che una cosa del genere sarebbe auspicabile anche in Italia, ma pensateci tutti bene, queste cose solitamente provocano povertà e morte sempre e solo ai normali cittadini, mentre chi dovrebbe “pagare” alla fine scappa con i soldi lasciandosi i danni alle spalle, perciò mi auguro che i problemi nel nostro paese si possano risolvere, per quanto possibile e per quanto stiamo già passando una soglia di decenza comune, in modo più civile.
Oramai gli scontri in Libia, per quanto ne sappiamo, si stanno intensificando sempre più, i morti non si contano anche grazie a veri e propri bombardamenti sulle folle e l’ unica preoccupazione del “Leader” è il dover dimostrare di saper accettare la sfida facendo vedere di essere ancora nella capitale infiammando così gli animi per quanto non lo siano già. Anche se eventuali riforme arrivassero ora non sarebbe forse troppo tardi? Un popolo deve minacciare il linciaggio per poter avere qualcosa?
Un Leader, come un Campione come un Capo di una qualsiasi squadra per essere definito tale deve, e sottolineo deve, saper fare delle scelte per il bene del proprio team sia quando è il momento di ricevere eventuali premi sia quando è il momento di lasciare spazio a qualcun altro.
A volte si dimostra molto più coraggio nel mettersi da parte che non nel voler continuare senza ammettere i propri errori, i propri limiti o solo il fatto che, dopo tanto tempo, è necessario cambiare.

venerdì 18 febbraio 2011

Unità d' ITALIA

Possibile che neanche un evento come i 150 anni dell' unità d'Italia possa mettere d'accordo, magari solo per breve tempo, i nostri cari politici?
Come può un evento di tale importanza e così fuori da ogni schieramento politico creare uno spaccamento del genere?
Io personalmente sono stanco, e penso sinceramente di non essere il solo, di una strumentalizzazione tale per ogni singolo avvenimento, per ogni calamità naturale, e per qualsiasi altra cosa usata solo per creare polemica. Qualcuno forse mi può spiegare come, in un era dove tutti cercano a voce di evitare gli estremismi, provate a pensare come oramai la destra e la sinistra non esistano più, infatti si tende sempre a ricordare che gli schieramenti si dividono in centro-destra e centro-sinistra, non si riesca a trovare un accordo soddisfacente per nulla? Evidentemente la parola "centro" non ha lo stesso significato per tutti.
Ma la parola ITALIA invece lo deve avere.
Ragazzi, Italiani, forse è il momento di ricordare a tutti e sottolineo tutti i nostri cari politici a cui tanto piace prendere lo stipendio e andare in tv a litigare l'uno con l'altro che l' unico dovere che hanno è quello di fare il BENE di questo paese, e che sono pagati proprio da noi che siamo ITALIANI, figli, nipoti e parenti di chi ha perso tanto, a volte tutto per rendere unita questa penisola!!
Buon 17 Marzo a tutti e Buona ITALIA!!

giovedì 17 febbraio 2011

Armstrong - Contador

Ieri è arrivata la sentenza ufficiale della federazione ciclistica spagnola con l' assoluzione per il caso di presunto doping per Contador. Sempre oggi Lance Armstrong ha annunciato il suo ritiro ufficiale da corridore professionistico.
Due avvenimenti distinti che però riguardano i due corridori più forti nelle corse a tappe degli ultimi anni. La cosa che più mi fa pensare è che Armstrong dopo aver superato il cancro e vinto 7 tour de france non è mai riuscito a togliersi di dosso l'ombra del doping pur non essendo mai stato trovato positivo ad un controllo, mentre Contador dopo una positività, seppur minima, è stato assolto dalla sua federazione.
Vorrei capire come questo sport può ritrovare un pò di credibilità finchè le cose proseguiranno così, infatti sembra quantomeno anacronistico che ad oggi, l'epoca di internet, del mondo globale, un atleta internazionale  trovato positivo ad una corsa internazionale, venga giudicato dalla propria federazione! E' come se alla finale di Champions Barcellona-Inter l' arbitro fosse uno spagnolo, non oso immaginare quali reazioni potrebbe suscitare pur magari arbitrando nel miglior modo possibile.
Le regole devono essere uguali per tutti e la giuria che deve farle rispettatre deve essere sopra le parti e fuori da ogni sospetto, e questa deve essere una garanzia irrinunciabile se vogliamo far sparire l' alone della truffa da tutti gli eventi. Anni di indagini su un ex corridore da oggi servono a qualcosa? Dimostrerebbero qualcosa? E' necessario che controlli efficienti vengano fatti istantaneamente dopo le corse e che le regole, giuste o sbagliate che siano, vengano rispettate e le sanzioni siano senza sconti e senza scuse.

Diamo al ciclismo la dignità che merità. Controlli severi subito - pene esemplari e basta scuse.

Società?

La crisi ci può far tornare ad essere una società con la S maiuscola? O ci costringerà a peggiorare sempre più?
E’ una domanda che mi pongo spesso in questo periodo e spero che la risposta alla prima domanda possa essere positiva. Volevo ragionare solo su un aspetto che soprattutto in questo periodo a mio parere può essere devastante e riguarda il mondo del lavoro.
Oggi ci troviamo in una situazione dove i giovani che escono dalle scuole non trovano lavoro, vivono per anni nel precariato con l’effetto di vedere davanti a loro un futuro sempre più incerto, ma il compito di una Società così detta civile non sarebbe anche e soprattutto quello di fornire un futuro ai giovani? Da che mondo è mondo non è compito degli “anziani” dare le conoscenze ai giovani il prima possibile, in modo che loro siano in grado e possano mantenere il “villaggio” e quindi la propria comunità?
A me sembra che ormai stiamo perdendo la strada e che anche se le conoscenze ai giovani vengono date, nella nostra società questo viene fatto con le scuole e le università per quanto maltrattate siano, (apro solo una parentesi e voglio ricordare a tutti quanto importante sia studiare anche se c’è chi dice il contrario…ricordate la cultura non ha prezzo,mai!!),dopo non c’è un minimo inserimento nel lavoro, anzi! Vedo in giro chi magari dovrebbe già essere in pensione continuare con il proprio lavoro occupando così posti utili per qualche giovane e questo in tutti i campi dai lavori più manuali alla politica, vorrei far notare che l’ età media dei nostri “rappresentanti” in parlamento dovrebbe essere sui 54 anni. Faccio presente una cosa ed è che i giovani di adesso probabilmente andranno in pensione ad età avanzatissima e con uno stipendio insufficiente mentre ad oggi non è ancora così.
Pensate allora che sia veramente più importante guadagnare più soldi possibili o dare un vero futuro ai propri figli?
I giovani sono il futuro diamogli fiducia e facciamogli prendere il nostro posto nel mondo del lavoro il prima possibile solo così si riprende a vivere da vera Società, lasciamo da parte l’ avarizia e ad una certa età godiamoci il tempo libero, un’altra cosa senza prezzo.
Il lavoro è necessario, facciamo in modo che ce ne sia per tutti!!

martedì 8 febbraio 2011

Benvenuti

Benvenuti a tutti.
Oggi nasce questo mio blog per la semplice voglia di dar voce a quelle che una volta venivano definite chiacchiere da bar, un luogo di ritrovo per quelli che come me facevano parte di compagnie che negli anni '90 partivano dalle piccole piazze dei propri paesi per andare a scorazzare, prima in motorino e poi in macchina, per i locali o semplicemente rimanevano dentro quei bar a parlare del più e del meno fino a fare tardi, perchè diciamocelo, bisognava far tardi!!
Ormai quegli anni sono passati e i bar sono diventati un'altra cosa, e con questo non voglio dire che siano peggiorati, è solo che la società è cambiata sia chiaro, fatto sta che è giusto adeguarsi ai tempi e che comunque è giusto che chiunque trovi lo spazio adatto dove poter esprimere le proprie opinioni e confrontarsi con gli altri, soprattutto in periodi, come questo, dove molte notizie ci vengono raccontate da persone o istituzioni che si dimostrano di parte e che quindi spesso cercano di “suggerirci” conclusioni forvianti.
Voglio sottolineare che questo Blog cercherà di riportare sempre una voce apolitica in quanto, per me, nessuno tra i nostri cari politici rappresenta più il proprio popolo, e quindi se sentirete delle prese di posizioni da una parte o dall’ altra queste non saranno dovute al colore dei rappresentanti ma ai fatti e alle idee.
Perciò tutto quello che leggerete prendetelo pure come uno sfogo sull’attualità e sulle notizie che più mi colpiscono…perché sia chiaro alla fine gli argomenti sono sempre una scelta personale che può piacere o meno.
Buona lettura a tutti quelli che vorranno seguirmi e a chi inoltre vorrà postare i propri commenti e le proprie considerazioni, oltre che naturalmente andare a farsi una bella chiacchierata con gli amici della solita compagnia, nella solita piazza e nel solito bar. Ciao